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In base alle caratteristiche tecnologiche, meccaniche e prestazionali del legno e del cemento armato ordinario, è opportuno e utile effettuare un raffronto in parallelo fra i due materiali allo scopo di evidenziare i relativi pregi e difetti, dal quale emergerà l’attualità nell’impiego di entrambi.
Analizziamo pertanto alcune caratteristiche principali.
Leggerezza
Il legno è in condizione nettamente privilegiata nei confronti del c.a., infatti contro un peso mediamente variabile da 4 kN/m3 a 10 kN/m3 per il primo, per il secondo si ha un peso di 25 kN/m3, quindi oltre il doppio.
Nell’economicità globale di una costruzione, quindi, la maggior leggerezza incide positivamente sia sulla struttura sia sui costi tanto per la trasportabilità e movimentazione dei vari elementi quanto per l’entità delle deformazioni a causa del minor peso proprio e quindi per le minori dimensioni delle sezioni resistenti.
Resistenza al fuoco
Con adeguato spessore del calcestruzzo che ricopre il ferro, le strutture in c.a. presentano un’elevata resistenza al fuoco, mentre per quelli in legno sono necessari opportuni interventi di ignifugazione che, pur elevando la temperatura per la sua attaccabilità al fuoco, non consentono di uguagliare la resistenza del c.a., cosa che invece si può avvicinare se non uguagliare con l’impiego del legno lamellare.
Affidabilità
Mentre le caratteristiche fisiche e meccaniche dei legnami impiegati si possono ritenere note e di conseguenza le tensioni sono reali, per quanto concerne il cemento armato le tensioni calcolate possono anche non corrispondere a quelle effettive per diverse cause, quali carenze nel calcestruzzo dovute a imperfetti dosaggi nei componenti, scarsa cura del getto, fattori ambientali che agiscono negativamente sulla presa e indurimento.
Lavorabilità
Si può considerare praticamente uguale per i due materiali.
Deformabilità
In funzione del modulo elastico E risulta minore negli elementi strutturali in cemento armato, mentre considerando il peso proprio la deformazione è più ridotta nelle strutture in legno.
Percentuale attiva di materiale componente la struttura
Essa varia in funzione del tipo di sollecitazione e precisamente:
– sforzo normale puro di trazione: mentre la resistenza del legno a trazione longitudinale si può ritenere buona (mediamente 8÷12 N/mm2), quella del cemento armato si deve considerare nulla;
– sforzo normale puro di compressione: il valore della resistenza nel legno e nel calcestruzzo semplice assume grandezze confrontabili, ossia praticamente uguali, mentre nelle strutture in cemento armato la resistenza a compressione è notevolmente superiore a quella del legno;
– flessione: la sezione in legno è totalmente reagente, mentre quella in cemento armato è parzializzata, per cui solo una sua parte si considera reagente;
– presso-flessione: entrambi i materiali reagiscono bene a questa sollecitazione, sia pure con resistenze differenti, considerando però che nel caso in cui il centro di pressione risulti esterno al nocciolo, per il cemento armato la sezione è parzializzata.
Da questi brevi cenni di raffronto emerge il fatto che il legno, particolarmente il lamellare, può essere considerato attuale almeno quanto il cemento armato, e non solo per modesti impieghi, com’è dimostrato dalle numerose realizzazioni effettuate in tutti i settori costruttivi. – See more at: http://www.latuacasainlegno.com/2015/07/legno-e-cemento-a-confronto-la-natura-vince-scopri-perche-e-come/#sthash.Yq6z1FyL.dpuf